Perché la scienza non può conoscere Dio
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Perché la scienza non può conoscere Dio
Perché la scienza non può conoscere Dio
Spesso da persone di scienza ci viene detto che Dio non esiste dato che non si possono portare le prove della sua esistenza. Le cose non stanno in questo modo, la scienza è in errore, dato che parte da un principio sbagliato. Scoprite qual è l'errore che commette.
Vorrei approfondire un aspetto, quello legato alla conoscenza di Dio ma anche più in generale alla conoscenza di tutto. Premetto che userò due termini “grandezza” e “conoscenza” per dei significati non convenzionali, quali:
1 - la grandezza intesa come livello di separazione tra gli esseri e allo stesso tempo come livello di separazione interiore e quindi tra lo stesso essere;
2 - la conoscenza rapportata sempre a questi livelli di grandezza, e come ci è possibile conoscere altri "mondi" o come altri mondi ci conoscano.
Intanto dovremmo partire da un presupposto già esposto nella premessa ovvero, che l' uomo sia soltanto una delle possibili modalità di esistenza, in un Universo ancora inesplorato e che probabilmente ci riserva delle sorprese nel versante degli esseri intelligenti. L'uomo quindi non rappresenterebbe l' unica "creatura" vivente, e di questo ne abbiamo la prova quando osserviamo la natura che ci circonda, costituita dai cosiddetti 5 regni:
1. le Piante
2. gli Animali
3. le Monere
4. i Protisti
5. i Funghi
Senza parlare di ripartizioni appartenenti al rango meno elevato.Sempre dal punto di vista scientifico, attualmente non è possibile avere "tracce" di un organismo superiore all'uomo, non tanto relativamente alle sue funzioni ma per la complessità del suo essere. Non è escluso infatti che nel futuro si possa conoscere altre specie di intelligenze perfino superiori all'uomo.
Ma ora diamo uno sguardo a quello che sono i mondi Inferiori e Superiori per quanto riguarda gli studi di spiritualità e/o assimilabili. Possiamo iniziare con l' Ebraismo e la Kabbala e le 10 Sepirot:
Spesso da persone di scienza ci viene detto che Dio non esiste dato che non si possono portare le prove della sua esistenza. Le cose non stanno in questo modo, la scienza è in errore, dato che parte da un principio sbagliato. Scoprite qual è l'errore che commette.
Vorrei approfondire un aspetto, quello legato alla conoscenza di Dio ma anche più in generale alla conoscenza di tutto. Premetto che userò due termini “grandezza” e “conoscenza” per dei significati non convenzionali, quali:
1 - la grandezza intesa come livello di separazione tra gli esseri e allo stesso tempo come livello di separazione interiore e quindi tra lo stesso essere;
2 - la conoscenza rapportata sempre a questi livelli di grandezza, e come ci è possibile conoscere altri "mondi" o come altri mondi ci conoscano.
Intanto dovremmo partire da un presupposto già esposto nella premessa ovvero, che l' uomo sia soltanto una delle possibili modalità di esistenza, in un Universo ancora inesplorato e che probabilmente ci riserva delle sorprese nel versante degli esseri intelligenti. L'uomo quindi non rappresenterebbe l' unica "creatura" vivente, e di questo ne abbiamo la prova quando osserviamo la natura che ci circonda, costituita dai cosiddetti 5 regni:
1. le Piante
2. gli Animali
3. le Monere
4. i Protisti
5. i Funghi
Senza parlare di ripartizioni appartenenti al rango meno elevato.Sempre dal punto di vista scientifico, attualmente non è possibile avere "tracce" di un organismo superiore all'uomo, non tanto relativamente alle sue funzioni ma per la complessità del suo essere. Non è escluso infatti che nel futuro si possa conoscere altre specie di intelligenze perfino superiori all'uomo.
Ma ora diamo uno sguardo a quello che sono i mondi Inferiori e Superiori per quanto riguarda gli studi di spiritualità e/o assimilabili. Possiamo iniziare con l' Ebraismo e la Kabbala e le 10 Sepirot:
Re: Perché la scienza non può conoscere Dio
Il Mondo Superiore è la principale residenza divina degli angeli, delle anime e delle
Sefirot, è l'espressione diretta di Dio. Il Mondo Inferiore rappresenta il Mondo fisico
o materiale conosciuto, a partire dalla Terra; la tradizione pur contando 13 sfere inizia (dato il carattere prevalentemente spirituale) a partire dall'ottavo Cielo sino al decimo, ect.
"Tu sei HaShem, Dio in Alto nel Cielo ed in Basso sulla Terra, nei Cieli superiori ed inferiori "
(Siddur)
Potremmo parlare del mondo dei mistici oppure di quello descritto da Steiner, un mondo dove fanno la loro comparsa personaggi simbolici i quali rappresentano l'evoluzione stessa dell'uomo spirituale. Nei mistici questi simboli si ricollegano direttamente al processo che l'elemento spirituale chiamato "anima", attraversa in un certo periodo della vita contemplativa, detto appunto "morte dell'anima" o “morte interiore”, dove la stessa, attraversa un "luogo simbolico" che poi lo porta alla contemplazione più stabile della beatitudine.
Lo stesso discorso, leggermente diverso ci viene suggerito da Steiner il quale guida i suoi potenziali discepoli attraverso un percorso che partendo dal Corpo Eterico s' inoltra nei tre percorsi del pensare del sentire e del volere dell'Io, dell'Ego, del Doppio Luficerino, del Doppio Arimanico e del Guardiano della Soglia. La morte mistica per i mistici, e la morte di Cristo per Steiner, sarebbero il compimento di questo cammino.
Anche nell' Induismo vengono contemplati i Mondi Inferiori o"Naraka" o i Mondi Celesti o "Svarga", dove l'individuo vaga attraverso questi mondi affinché non abbia consumato tutto il suo karma. Soltanto allora si potrà riunire con il Dio Supremo o “Brahman”, attraverso la liberazione, “ Moksha”,o unione con Dio.
Per capire sempre meglio il concetto di "grandezze" su esposto portiamo l'esempio degli Angeli, creature appena al di sopra dell'uomo e che nonostante la loro perfezione sono ancora molto lontane da Dio. Essi sono divisi in tre Gerarchie, ciascuna delle quali è composta di tre Ordini o Corti:
Prima Gerarchia
1. I Serafini
2. I Cherubini
3. I Troni
Seconda Gerarchia
1. Le Dominazioni
2. Le Potestà
3. Le Virtù
Terza Gerarchia
1. I Principati
2. Gli Arcangeli
3. Gli Angeli
Nel Mondo Inferiore, secondo la Cabala, si hanno queste "grandezze"
1. Demoni del Fuoco
2. Demoni dell'Aria
3. Demoni della Terra
4. Demoni delll'Acqua
5. Demoni Sotterranei
6. Demoni delle Tenebre
7. Demoni del Ghiaccio
Viene detto anche che queste categorie di demoni si suddividono in altri 10 gruppi, ciascuno di essi con a capo un demonio ecc.
Le Medicine alternative tipo l'agopuntura ed altro, si basano sulle teorie consolidate da millenni, attraverso le quali ci dicono che l'uomo è percorso da una serie quasi infinita di "canali energetici" dentro i quali scorre la vera essenza dell'uomo. Questi corpi sottili o aure, per una più semplice comprensione vegono suddivisi in 7:
1. Il corpo eterico
2. il corpo emotivo
3. il corpo mentale
4. il corpo astrale
5. il corpo eterico "matrice"
6. il corpo celestiale
7. il corpo keterico o causale
Sefirot, è l'espressione diretta di Dio. Il Mondo Inferiore rappresenta il Mondo fisico
o materiale conosciuto, a partire dalla Terra; la tradizione pur contando 13 sfere inizia (dato il carattere prevalentemente spirituale) a partire dall'ottavo Cielo sino al decimo, ect.
"Tu sei HaShem, Dio in Alto nel Cielo ed in Basso sulla Terra, nei Cieli superiori ed inferiori "
(Siddur)
Potremmo parlare del mondo dei mistici oppure di quello descritto da Steiner, un mondo dove fanno la loro comparsa personaggi simbolici i quali rappresentano l'evoluzione stessa dell'uomo spirituale. Nei mistici questi simboli si ricollegano direttamente al processo che l'elemento spirituale chiamato "anima", attraversa in un certo periodo della vita contemplativa, detto appunto "morte dell'anima" o “morte interiore”, dove la stessa, attraversa un "luogo simbolico" che poi lo porta alla contemplazione più stabile della beatitudine.
Lo stesso discorso, leggermente diverso ci viene suggerito da Steiner il quale guida i suoi potenziali discepoli attraverso un percorso che partendo dal Corpo Eterico s' inoltra nei tre percorsi del pensare del sentire e del volere dell'Io, dell'Ego, del Doppio Luficerino, del Doppio Arimanico e del Guardiano della Soglia. La morte mistica per i mistici, e la morte di Cristo per Steiner, sarebbero il compimento di questo cammino.
Anche nell' Induismo vengono contemplati i Mondi Inferiori o"Naraka" o i Mondi Celesti o "Svarga", dove l'individuo vaga attraverso questi mondi affinché non abbia consumato tutto il suo karma. Soltanto allora si potrà riunire con il Dio Supremo o “Brahman”, attraverso la liberazione, “ Moksha”,o unione con Dio.
Per capire sempre meglio il concetto di "grandezze" su esposto portiamo l'esempio degli Angeli, creature appena al di sopra dell'uomo e che nonostante la loro perfezione sono ancora molto lontane da Dio. Essi sono divisi in tre Gerarchie, ciascuna delle quali è composta di tre Ordini o Corti:
Prima Gerarchia
1. I Serafini
2. I Cherubini
3. I Troni
Seconda Gerarchia
1. Le Dominazioni
2. Le Potestà
3. Le Virtù
Terza Gerarchia
1. I Principati
2. Gli Arcangeli
3. Gli Angeli
Nel Mondo Inferiore, secondo la Cabala, si hanno queste "grandezze"
1. Demoni del Fuoco
2. Demoni dell'Aria
3. Demoni della Terra
4. Demoni delll'Acqua
5. Demoni Sotterranei
6. Demoni delle Tenebre
7. Demoni del Ghiaccio
Viene detto anche che queste categorie di demoni si suddividono in altri 10 gruppi, ciascuno di essi con a capo un demonio ecc.
Le Medicine alternative tipo l'agopuntura ed altro, si basano sulle teorie consolidate da millenni, attraverso le quali ci dicono che l'uomo è percorso da una serie quasi infinita di "canali energetici" dentro i quali scorre la vera essenza dell'uomo. Questi corpi sottili o aure, per una più semplice comprensione vegono suddivisi in 7:
1. Il corpo eterico
2. il corpo emotivo
3. il corpo mentale
4. il corpo astrale
5. il corpo eterico "matrice"
6. il corpo celestiale
7. il corpo keterico o causale
Re: Perché la scienza non può conoscere Dio
E si potrebbe proseguire quasi all'infinito con una struttura di base uguale o molto simile a queste come ad altre discipline, aventi come letimotiv un uomo, diverso dal monolite di sola materia fisica, ma contenente in se una serie di "grandezze" ben definite ed identificabili. Non solo; i mondi inferiori e superiori all'uomo, sembrano essere delle "grandezze" a lui esterne (ovviamente), ma contenenti tutti gli elementi già presenti nello stesso microcosmo "Uomo".
Anche soltanto in base a questa esposizione sarebbe già possibile delineare cosa si nasconde dentro le "grandezze" e come la "conoscenza" tra i diversi livelli non sia così scontata ed omogenea. In base a ciò potremmo dire che:
1 - L'uomo è in grado di conoscere e quindi di studiare i mondi a lui inferiori
Questo aspetto è assolutamente visibile negli esperimenti tra le sostanze e i materiali che si trovano in natura, oppure che si creano nei laboratori. Possiamo quindi sicuramente affermare che l'uomo ha la conoscenza scientifica di queste "grandezze" a lui inferiori.
2 - L'uomo non sembra essere in grado di conoscere i livelli di "grandezze" a lui superiori
, a meno che lui stesso non ne faccia esperienza. E qui ci si riferisce a quello che più sopra viene chiamato "corpo" (fisico, vitale, astrale etc.), ma anche a grandezze che vengono spesso chiamate con nomi come "anima", "spirito" etc.
3 - L'uomo difficilmente, se non per vie non convenzionali, può scoprire un mondo a lui superiore (non un corpo, un mondo), così come una "grandezza" inferiore non è in grado di conoscere e rapportarsi alla pari con l'uomo (es. un atomo non si rapporta con l'uomo in maniera convenzionale, non lo saluta, non ci parla etc.).
Alla luce di questa realtà, testimoniata e vissuta sin dall'alba dei tempi, è possibile infine accennare la difficoltà di conoscere Dio in maniera convenzionale. La scienza (fino ad ora) ha sempre conosciuto e sperimentato attraverso dei materiali inferiori all'uomo e non si è mai potuta permettere il lusso di conoscere o confrontarsi con qualcosa o qualcuno a lei superiore.
A questo punto sorge una domanda: se la scienza non ha i mezzi per conoscere Dio, come può affermare la sua inesistenza? Risulta dunque vero che la scienza non potrebbe fare questa affermazione, se infatti l'esistenza di Dio non è dimostrabile attraverso i mezzi convenzionali anche la sua inesistenza è allo stesso modo indimostrabile. Infatti in questo caso, i mezzi a disposizione della scienza non solo sono carenti, ma non si avvicinano neanche minimamente alla “grandezza” espressa da Dio, che è incommensurabilmente sovrastante al'uomo e quindi alla scienza.
Anche soltanto in base a questa esposizione sarebbe già possibile delineare cosa si nasconde dentro le "grandezze" e come la "conoscenza" tra i diversi livelli non sia così scontata ed omogenea. In base a ciò potremmo dire che:
1 - L'uomo è in grado di conoscere e quindi di studiare i mondi a lui inferiori
Questo aspetto è assolutamente visibile negli esperimenti tra le sostanze e i materiali che si trovano in natura, oppure che si creano nei laboratori. Possiamo quindi sicuramente affermare che l'uomo ha la conoscenza scientifica di queste "grandezze" a lui inferiori.
2 - L'uomo non sembra essere in grado di conoscere i livelli di "grandezze" a lui superiori
, a meno che lui stesso non ne faccia esperienza. E qui ci si riferisce a quello che più sopra viene chiamato "corpo" (fisico, vitale, astrale etc.), ma anche a grandezze che vengono spesso chiamate con nomi come "anima", "spirito" etc.
3 - L'uomo difficilmente, se non per vie non convenzionali, può scoprire un mondo a lui superiore (non un corpo, un mondo), così come una "grandezza" inferiore non è in grado di conoscere e rapportarsi alla pari con l'uomo (es. un atomo non si rapporta con l'uomo in maniera convenzionale, non lo saluta, non ci parla etc.).
Alla luce di questa realtà, testimoniata e vissuta sin dall'alba dei tempi, è possibile infine accennare la difficoltà di conoscere Dio in maniera convenzionale. La scienza (fino ad ora) ha sempre conosciuto e sperimentato attraverso dei materiali inferiori all'uomo e non si è mai potuta permettere il lusso di conoscere o confrontarsi con qualcosa o qualcuno a lei superiore.
A questo punto sorge una domanda: se la scienza non ha i mezzi per conoscere Dio, come può affermare la sua inesistenza? Risulta dunque vero che la scienza non potrebbe fare questa affermazione, se infatti l'esistenza di Dio non è dimostrabile attraverso i mezzi convenzionali anche la sua inesistenza è allo stesso modo indimostrabile. Infatti in questo caso, i mezzi a disposizione della scienza non solo sono carenti, ma non si avvicinano neanche minimamente alla “grandezza” espressa da Dio, che è incommensurabilmente sovrastante al'uomo e quindi alla scienza.
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